La scena musicale elettronica italiana è pronta a essere rivoluzionata. Lo JägerMusic Lab, giunto alla sua ottava edizione, ha concluso settimana scorsa la fase di selezione più competitiva della sua storia, dopo le oltre 300 candidature giunte da tutta Italia. L’evento di selezione, tenutosi la scorsa settimana negli studi milanesi di Serviceplan Italia, ha rappresentato un vero e proprio laboratorio di talenti emergenti sotto la supervisione di una giuria d’eccezione composta da produttori, giornalisti specializzati e talent di settore, insieme ai fondatori di MAT Academy, Alessandro Tripi e Nello Greco del progetto The ReLOUD.
Il tema scelto per questa edizione, “Be Reel”, ha spinto i partecipanti oltre i confines convenzionali della musica elettronica, alla ricerca di autenticità e profondità artistica. Non si è trattata di una semplice competizione tecnica, ma di una vera indagine sulla capacità di comunicare emozioni genuine attraverso linguaggi sonori contemporanei. La giuria ha privilegiato artisti capaci di mantenere credibilità artistica pur abbracciando le tendenze più attuali del panorama elettronico internazionale.
Tra gli 11 finalisti emerge una varietà stilistica che rispecchia la ricchezza del panorama elettronico contemporaneo. Andrea Antognoloni, in arte Sourires, porta con sé 15 anni di esperienza nel dj set house e disco, con collaborazioni prestigiose come il remix per Chez Damier pubblicato su vinile. La sua presenza rappresenta il ponte tra la tradizione house e le nuove sonorità. Michele Bruschi, alias Kadesh, dimostra invece come l’imprenditorialità musicale possa coniugarsi con la creatività artistica: il suo progetto discografico ha ottenuto contratti con major internazionali come Sony, Universal e Warner, fondendo elementi world music con l’elettronica contemporanea.
La presenza femminile è significativamente rappresentata da tre artiste di spicco. Vittoria Ceretti, Miss Wallace, emerge dal collettivo mantovano Clum e dalla residency all’After Caposile, con un approccio che spazia dalla progressive alla minimal tech, attingendo alle radici house e tech house degli anni Novanta e Duemila. Beatrice Dalla Vecchia si distingue nel deep tech e tech house, forte di un background che include la partecipazione a workshop presso la Biennale di Venezia e la vittoria del contest per esibirsi al Superaurora. Simona Zamboli rappresenta invece la frontiera più sperimentale con la sua techno IDM, testimoniata dalle pubblicazioni su etichette indipendenti e dall’esibizione per HÖR Berlino.
L’elemento più sorprendente della selezione è rappresentato da Matteo Pace, in arte Dynamatt, campione italiano di beatbox 2024 e 2025, nonché campione internazionale 2024. La sua presenza sottolinea come il confine tra performance vocale e produzione elettronica stia diventando sempre più fluido, aprendo scenari inediti per l’integrazione tra elementi organici e digitali nell’house, drum and bass e dubstep.
Francesco Grasso, alias Francisfat, incarna invece l’approccio più cantautorale alla dubstep, componendo interamente i propri brani con pianoforte, voce e drum machine. La sua metodologia creativa rappresenta un approccio unico nel panorama elettronico contemporaneo, dove la componente melodica e testuale assume pari dignità rispetto agli elementi ritmici.
Il duo KLSY, unico progetto collettivo selezionato, testimonia la vitalità dell’indie dance italiana con pubblicazioni su etichette come Syrup Music. La loro presenza evidenzia come la collaborazione artistica possa generare linguaggi sonori distintivi nel panorama elettronico nazionale. Xhoi Kadena, V Breeze, rappresenta la formazione autodidatta di eccellenza, con un approccio trasversale che rifiuta le categorizzazioni di genere, privilegiando la sperimentazione e la contaminazione stilistica.
Pietro Pavan e Alberto Puglisi completano il quadro dei finalisti con approcci complementari: il primo, studente di composizione al Conservatorio di Venezia, porta una prospettiva accademica nell’elettronica melodica con influenze pop e indie; il secondo, Albert Breaker, esplora invece le contaminazioni afro-latin nell’house contemporanea, con incursioni nella latin urban.
Il percorso formativo che attende i finalisti dal 13 al 18 ottobre presso gli Altromondo Studios di Rimini rappresenta un’opportunità unica nel panorama italiano. La collaborazione con MAT Academy, prima accademia online italiana per la produzione musicale presente in oltre 70 nazioni, garantisce un livello didattico internazionale con docenti del calibro di Ilario Alicante, Luca Agnelli, Luca Pretolesi, Albertino e Axwell.
L’evento finale al Cocoricò di Riccione del 18 ottobre non sarà semplice competizione, ma celebrazione della creatività elettronica italiana contemporanea. Il nuovo Music Meister 2025 erediterà non solo un titolo, ma la responsabilità di rappresentare l’evoluzione del sound nazionale nei circuiti internazionali. La partnership tra Jägermeister, distribuito in Italia da Gruppo Montenegro, e MAT Academy dimostra come la collaborazione tra brand e istituzioni formative possa generare opportunità concrete per i talenti emergenti, creando un ecosistema virtuoso per lo sviluppo dell’industria musicale nazionale.
